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Libertarie è il nome che ho dato alle primarie di tipo americano stretto, impiegate in Usa per le elezioni presidenziali. Sono così aperte, crude e libere che gli apparati partitici non riescono quasi mai ad addomesticarle, per cui finiscono per essere completamente governate dagli elettori. Per questo gli elettori americani vengono galvanizzati da quelle competizioni e partecipano come dei forsennati.
Per intenderci, in una competizione di quel tipo, anche se il candidato d’apparato si chiama Hillary Clinton, può spuntare un Obama dalle retrovie, e l’apparato non riuscirà a fermarlo neanche se ce la metterà tutta. Questo a sinistra. A destra può spuntare fuori un Trump, che riuscirà a vincere anche se avrà contro il grosso del suo stesso partito. Alla fine si ha una competizione tra candidati fortissimi, spesso outsider, tipo Obama contro Trump.
Se le primarie democratiche del 2016 non fossero state depotenziate dall’apparato del partito democratico americano, avremmo avuto uno scontro Sanders contro Trump, e oggi molti democratici in Usa si chiedono se non sarebbe stato più opportuno. Se le primarie repubblicane del 2008 e del 2012 non fossero state depotenziale dall’apparato del partito repubblicano, Obama non si sarebbe trovato di fronte candidati deboli come John McCain e Mitt Romney.
Le competizioni libere sono sempre quelle che producono i candidati più forti e vincenti. Le competizioni addomesticate dagli apparati producono sempre candidati deboli e perdenti.
Certo, una competizione così cruda e ingovernabile come quella delle Libertarie non è gradita agli apparati partitici, perché li estromette, ma solo così, a sinistra come nell’area di centrodestra, possono emergere candidati fortissimi, come Reagan, Clinton, Trump, Obama e Sanders, che possono battersi fino all’ultimo contro candidati altrettanto forti. Le Libertarie servono a massimizzare le possibilità di vincere, la forza del candidato che emerge come vincitore e a coagulare una coalizione unita e forte attorno a lui.
Studio queste cose da anni e vado in giro a proporre le Libertarie in Italia al centrodestra, al centrosinistra e al M5S. Il primo che le realizza ne trarrà il massimo vantaggio. Interessante la possibilità di realizzare le Libertarie comunali del centrodestra per il candidato sindaco di Pisa alle elezioni amministrative del 2018, ma gli orizzonti delle Libertarie sono molto più ampi.