Le Libertarie Pisane 2018

Le Libertarie

La convention




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La settimana prossima mi recherò a Roma per incontrare vari parlamentari di centrodestra e proporre loro le libertarie. Ora è il centrodestra, con tutti i suoi problemi, il settore politico più interessante e potenzialmente aperto ad accogliere il progetto di YouCaucus, che riepilogo qui sotto.

Le Libertarie

Il partito è governato interamente ed unicamente dagli elettori. Gli elettori, e soltanto gli elettori, hanno la prima parola, l’ultima parola e tutte le parole che stanno tra la prima e l’ultima. Le Libertarie sono lo strumento con il quale gli elettori governano il partito.

Le libertarie sono consultazioni aperte, libere e sequenziali in crescendo (cioè diluite temporalmente e territorialmente, in modo da dare a una cassiera del supermercato le stesse possibilità di vincere che avrà un qualunque persona già nota o ricca) per scegliere i candidati alle elezioni e i delegati alle convention.

La convention è lo strumento con il quale i delegati, che sono cittadini tra cittadini (e non funzionari di partito, che non esistono nei partiti governati dagli elettori, dove non è ammessa alcuna forma di apparato) stabiliscono le regole delle libertarie e della convention stessa (e indicano quelle della convention successiva).

Per il funzionamento di un partito non è necessario nient’altro. In un partito governato dagli elettori, non ci sono apparati, segretari, capi, organi dirigenti, coordinatori. In parole semplici: “non ci sono elettori più uguali degli altri“. Non ci sono candidature o ricandidature garantite. Nessun eletto potrà scrollarsi gli elettori di dosso, che gli staranno col fiato sul collo dal primo all’ultimo momento. Se l’eletto non si atterrà alla volontà popolare, gli elettori lo puniranno alle consultazioni successive.

Lo tsunami delle libertarie

Basandoci sui dati relativi alle primarie Obama-Clinton del 2008, possiamo stimare l’affluenza potenziale e la raccolta di fondi di ipotetiche libertarie realizzate in Italia per lo schieramento moderato-conservatore. I risultati del calcolo sono i seguenti:

Affluenza potenziale: 10-11 milioni di elettori

Raccolta fondi del candidato vincitore: 100 milioni di euro, in donazioni individuali di 70 Euro ciascuna (in media)

Raccolta fondi totale (candidati individuali + partito): 180 milioni di Euro

Chiaramente, la sequenzializzazione agevola la raccolta delle donazioni e stimola la partecipazione. Si ricordi che le primarie dell’Unione del 2005 (“stile 1860”), le più partecipate in Italia, portarono alle urne poco più di 4 milioni di persone, e quel risultato non fu mai più eguagliato.

Le libertarie possono provocare un vero e proprio tsunami. Come già nel 2012, quando la mia proposta di primarie sequenziali all’americana con convention riuscì a farsi strada all’interno del PdL fino a portarlo alla fibrillazione (vedi qui e qui), così oggi la proposta delle libertarie si può insinuare all’interno del centrodestra e dare voce alla voglia (che serpeggia fra molti deputati e senatori) di un sistema che faccia emergere la volontà popolare invece che anestetizzarla. Sicuramente le libertarie potranno riunire tutte le anime del centrodestra, dalla Lega di Salvini alla Forza Italia di Fitto (Berlusconi si dovrà aggregare, che gli piaccia o meno) ai tanti conservatori/repubblicani che stanno tra i nostri elettori (e tra gli astenuti), ma non hanno mai trovato rappresentanza, né modi di candidarsi ed emergere. Se tanto mi dà tanto, il momento è quello giusto.

Diffondendo le idee di YouCaucus e spiegandole alla gente, ho notato che le madri di famiglia, come i benzinai, i tabaccai e le cassiere del supermercato, capiscono le idee al volo, tanto che mi danno sempre suggerimenti intelligenti e perspicaci per migliorarle. Per contro, quando spiego le idee ai politici, noto che fanno numerose resistenze. Capiscono subito che le libertarie sono una seria minaccia alle loro cariche, visto che con questo sistema non prenderebbero neanche un voto.

Pertanto, per dare scacco matto agli apparati, occorre diffondere le idee delle Libertarie tra la gente, invece che all’interno degli apparati. In questo modo, gli apparati saranno messi in un angolo: se diranno no alle libertarie, diranno no agli elettori, e quindi si condanneranno alla morte politica. Se diranno sì alle libertarie, diranno sì alla fine dei partiti-apparato, e quindi si condanneranno alla morte politica.

Per concludere: il sistema dei partiti attuali è il sistema grazie al quale:

i primi restano sempre primi, e gli ultimi restano sempre ultimi.

Il sistema delle libertarie, al contrario, è il sistema che garantisce che:

gli ultimi hanno sempre la possibilità (concreta, effettiva, non meramente teorica) di diventare primi, e i primi sono sempre a rischio (perché avranno gli elettori col fiato sul collo) di diventare ultimi.

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