Mi sono recentemente candidato alle parlamentarie europee del Movimento 5 Stelle, e così ho potuto verificare dall’interno il funzionamento delle loro consultazioni. Riporto qui il mio giudizio.
Le candidature sono state aperte il 26 marzo, senza alcun preavviso. Il primo turno di votazioni si è tenuto il 31 marzo, il secondo turno il 3 aprile. Il tutto sempre senza preavvisi di sorta.
Nel primo turno di votazioni si dovevano valutare centinaia di curricula mai visti prima, caricati dal sistema operativo a 5 stelle in modo approssimativo. Molti profili erano tagliati come pure le lettere di intenti, con frasi a metà. Non esisteva un motore di ricerca interno per poter scorrere i profili in maniera efficiente. Si poteva soltanto cercare per città, sesso e poco altro.
A Pisa i candidati da valutare erano circa trecento. Volendo, 300 candidati potrebbero stare su un’unica pagina web, ma erano invece organizzati in modo da massimizzare il numero di click necessari per raggiungerli, impedendo di fatto di valutarli in tempi ragionevoli. Sembrava un web anni 90, realizzato in modo molto approssimativo da illetterati di internet. La cosa è quanto mai sorprendente, perché il Movimento 5 Stelle si spaccia per il movimento che fa decidere la rete.
La mia indagine conferma che il Movimento 5 Stelle non soddisfa i criteri minimi di YouCaucus per poterlo considerare un movimento governato dai suoi elettori. Ricordiamo infatti che tra i criteri suddetti è di importanza fondamentale dare ai candidati e agli elettori modi e tempi per permettere loro di candidarsi e fare le proprie scelte, cose che evidentemente non sono giudicate importanti per il M5S. Di sequenzialità delle primarie neanche l’ombra, come pure della convention dei delegati. Le regole delle consultazioni continuano a piovere dall’alto, all’improvviso, senza che gli elettori abbiano alcuna voce in capitolo.
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Aggiunta successiva (giugno 2015): non ho mai saputo quanti voti ho preso. Immagino che nessun altro candidato, tranne quelli passati al secondo turno, sia stato informato dei voti ottenuti. Pertanto le primarie del Movimento 5 Stelle non sono una cosa seria.