I lettori di questo blog forse ricorderanno che mesi fa spiegai, in questo post, di aver mandato in tilt il PdL con la proposta, fatta ad Alfano qualche tempo prima, di primarie sequenziali in crescendo con convention (per dettagli, vedi qui, o qui).
Prima delle elezioni politiche del 2013 una parte del PdL avanzò una proposta molto simile, e un’altra parte del PdL, capeggiata da Berlusconi, si oppose con forza. La lotta intestina fu senza esclusione di colpi, e vide vittoriosa la fazione guidata da Berlusconi. Le due fazioni siglarono la pace vista la vicinanza delle elezioni politiche.
Poco dopo le elezioni, però, complici le note altre vicissitudini di Berlusconi, l’equilibrio non resse e ciascuno andò per la sua strada. Mi piace pensare che la lacerazione causata dalla diatriba interna sulle primarie americane suggerite da me abbia contribuito, e magari non poco, alla fine del PdL.
Ora il Nuovo Centrodestra non ha futuro, e la Nuova Forza Italia non sa più dove sbattere. Probabilmente le imminenti elezioni europee sanciranno la scomparsa di tutti e due.