Esperienza e “know-how”

Avere un parente in politica dà sicuramente un vantaggio in termini di “know-how”. Ci siamo resi conto di quanto lungo e difficile sia il processo di selezione dei candidati alla presidenza. è facile comprendere che chi si cimenta in una sfida del genere per la prima volta e deve contare unicamente sulle proprie forze, fa una fatica enormemente maggiore di chi vi si cimenta per la seconda volta o ha in famiglia qualcuno che gli possa dare indicazioni prezione, “dritte” e consigli per fargli risparmiare fatica, e consentirgli di ottimizzare le proprie risorse e i propri sforzi. Questo spiega anche perché alcuni candidati che non hanno rapporti di parentela con ex-presidenti spesso decidano di correre due volte per la nomina del loro partito, come McCain nel 2000 e nel 2008, e Mitt Romney nel 2008 e nel 2012. La prima volta accumulano il know-how che serve, la seconda giocano da favoriti. Il caso di Hillary Clinton, comunque, dimostra che il vantaggio può non essere determinante, cioè che nel sistema moderno quel vantaggio rimane per l’appunto un vantaggio, peraltro legittimo, e non si trasforma mai in privilegio.

Il fatto che il processo di selezione dei candidati alla presidenza sia lungo e faticoso garantisce anche il naturale ricambio, impedendo che si ricandidino sempre le stesse persone. Probabilmente, se non esistesse il limite dei due mandati presidenziali negli Stati Uniti, un presidente uscente verrebbe riconfermato al massimo una o due volte. Alla prima riconferma, come oggi, non troverebbe veri avversari nelle primarie del suo partito. Si dovrebbe comunque sottoporre all’esame degli elettori, per quanto blando, prima di riottenere la nomina. Tuttavia, è altamente probabile che la volta successiva emergerebbero malumori, e allora verrebbe sfidato da esponenti di spicco del suo partito, oltre che da candidati nuovi. è la presenza di un limite massimo al numero di mandati che tiene calmi i concorrenti, perché tanto sanno che dopo un tempo prestabilito il presidente sarà costretto a farsi da parte. Se quel limite non ci fosse, sarebbe assai difficile tenere a freno le legittime ambizioni dei pretendenti che “scalpitano” per emergere.

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