Conclusione

Abbiamo fatto un lungo viaggio nella storia e nel funzionamento dei partiti americani, che ci ha permesso di apprezzare vari aspetti di una serie di problemi che, forse, non ci eravamo mai posti prima. Paragonando i diversi sistemi studiati finora per organizzare e governare i partiti, possiamo concludere che il sistema più efficiente ed evoluto per garantire che i partiti siano governati dai loro elettori, in principio e di fatto, è il sistema fatto di primarie sequenziali correlate alla convention. Alle volte, per brevità, lo chiameremo semplicemente il sistema PSC. A tutt’oggi questo sistema è usato in un solo caso, per le elezioni presidenziali degli Stati Uniti.

La convention è l’autorità massima del partito, il governo dello stesso. I delegati che vi partecipano sono per la quasi totalità semplici elettori scelti mediante le primarie e i caucus, persone che non hanno intenzione né tempo di intraprendere la carriera politica, quindi non hanno niente da guadagnare dal partecipare alla convention, se non dare voce agli elettori che rappresentano, fare proposte politiche, dirimere le controversie, stabilire o modificare le regole, supervisionarne la corretta applicazione. Sono persone che conoscono i problemi della gente comune, perché appartengono esse stesse alla gente comune. Per questo sono liberi da interessi e condizionamenti, e ciò garantisce che il governo del partito non sia soggetto ad alcun tipo di ricatti.

La sequenzializzazione delle primarie viene incontro agli elettori che desiderano candidarsi, agevola il loro compito, riduce il vantaggio di chi è già famoso o ricco, parifica i candidati per quanto possibile sulla linea di partenza, in modo che il vantaggio degli uni rimanga solo un vantaggio e non si trasformi in privilegio, e dà a chiunque una concreta opportunità di vincere.

La correlazione tra primarie e convention rafforza l’unità del partito, garantendo che le decisioni della convention siano coerenti con le posizioni di candidati scelti dagli elettori.

Ora siamo pronti ad affrontare l’ultima parte del viaggio, quella più difficile, che consiste nell’indagare la possibilità di realizzare la transizione al sistema dei partiti governati dagli elettori in Italia e, chissà, magari un giorno anche in Europa e in tutto il mondo. Elaboreremo una strategia per raggiungere questo obiettivo in due-tre tornate elettorali a partire da qualsiasi situazione partitica ed istituzionale, anche in un contesto in cui le leggi elettorali e la Costituzione sono molto diverse da quelle americane. Questo lavoro ci permetterà di apprezzare ancora meglio i meccanismi che abbiamo illustrato fin qui e il significato della democrazia rappresentativa.

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