I comitati nazionali
Il comitato nazionale democratico cura gli affari del partito tra una convention nazionale e la successiva. è soggetto alla carta delle regole e alle risoluzioni e decisioni della convention. Le sue responsabilità includono la convocazione della convention nazionale successiva, la conduzione della campagna presidenziale del partito, la formulazione e la divulgazione della linea politica e di condotta del partito, la designazione dei candidati alla presidenza e alla vicepresidenza in caso di morte o rinuncia degli stessi, sopraggiunte tra la convention e le elezioni. Inoltre, intraprende tutte le altre azioni appropriate e necessarie per applicare la carta delle regole e perseguire gli obiettivi del Partito Democratico. Elegge un proprio presidente e 5 vicepresidenti. è composto di più di 400 membri. La nomina di 200 membri spetta agli stati, in ragione della loro popolazione e della forza del Partito Democratico in ciascuno. Ogni stato o territorio ha diritto ad almeno 2 membri. Questi membri sono eletti nello stesso anno della convention, entrano in carica il giorno in cui la convention si aggiorna e scadono il giorno in cui si aggiorna la convention successiva. La loro elezione deve avvenire con una procedura che assicuri piena, tempestiva e uguale opportunità di partecipare a tutti gli elettori che si dichiarano democratici. Il metodo di elezione è deciso dai partiti statali e territoriali, ma deve essere uno o una combinazione dei metodi seguenti: elezione da parte della delegazione dello stato o territorio alla convention nazionale, appositamente riunita; elezione diretta mediante primarie statali o territoriali, da tenersi nello stesso anno della convention; elezione da parte del comitato statale o territoriale del partito; elezione da parte di una convention statale o territoriale appositamente costituita; oppure un altro metodo scelto dal partito locale, purché preventivamente approvato dal comitato nazionale in carica. Gli altri membri del comitato nazionale sono leader politici, come i due leader del partito di sesso opposto più rappresentativi di ciascuno stato, i leader dei rappresentanti e senatori democratici al Congresso, un ulteriore rappresentante e un ulteriore senatore al Congresso, i presidenti dell’associazione dei governatori democratici, dell’associazione dei sindaci democratici, ecc., e infine personalità provenienti dalla società civile, come i presidenti delle associazioni dei giovani democratici, degli anziani democratici, delle donne democratiche, delle minoranze etniche democratiche, ecc. Il comitato nazionale è dotato di tesorieri e vari segretari e funzionari. I membri rimangono in carica per quattro anni. Tutti i seggi del comitato sono distribuiti equamente tra uomini e donne. Sono applicate regole per garantire la rappresentanza delle minoranze etniche e di specifici gruppi sociali, ma sono espressamente vietate le quote. I membri del comitato nazionale che risultano assenti a tre sedute consecutive sono dichiarati decaduti e sostituiti. Il comitato nazionale si riunisce almeno una volta l’anno. Può emendare le regole del partito, con un voto a maggioranza dei due terzi dei suoi componenti.
Una cinquantina di membri del comitato nazionale democratico siedono nel comitato esecutivo. Il comitato esecutivo del Partito Democratico è responsabile della direzione degli affari del partito. Esso è soggetto alla carta delle regole, alla convention nazionale e al comitato nazionale. è eletto dal comitato nazionale e ne esegue le disposizioni. La sua composizione e la sua durata sono decise dal comitato nazionale. Si riunisce almeno quattro volte l’anno e tiene un registro pubblico delle proprie deliberazioni e attività. Tutte le riunioni del comitato nazionale e del comitato esecutivo sono pubbliche e tutte le votazioni sono palesi.
Il comitato nazionale repubblicano è responsabile della gestione generale del partito ed è soggetto alla direzione della convention nazionale. I membri del comitato sono poco più di 150: i presidenti del partito di ciascuno stato e territorio dell’Unione, più un uomo e una donna provenienti da ciascuno stato e territorio. Questi ultimi sono eletti secondo le regole del partito dello stato o territorio di provenienza. Nel caso i partiti statali non prevedano le modalità per la loro elezione, sono eletti secondo le leggi statali. Nel caso nemmeno le leggi statali prevedano le modalità per la loro elezione, sono eletti dalla delegazione statale alla convention nazionale e ratificati dalla convention stessa. Il comitato nazionale è in carica dall’aggiornamento della convention all’aggiornamento della convention successiva, e fino al momento in cui i successori sono eletti e la loro elezione è stata ratificata. Ha il potere di dichiarare vacante il seggio di qualunque membro rifiuti di sostenere i candidati alla presidenza e alla vicepresidenza nominati dalla convention nazionale. Elegge un presidente e un copresidente, di sesso opposto. Queste due persone sono degli impiegati a tempo pieno, retribuiti dal comitato stesso. Possono essere rimossi da un voto del comitato nazionale, a maggioranza dei due terzi. Il presidente è il funzionario capo esecutivo del comitato nazionale. Sono poi eletti 8 vicepresidenti di provenienza geografica regionale diversa. Per questo scopo l’Unione è suddivisa in quattro regioni, a ciascuna delle quali spettano due vicepresidenti di sesso opposto. Ciascuna coppia è eletta dai membri del comitato provenienti dalla stessa regione, riuniti in caucus. Infine, sono eletti un segretario, un tesoriere, ed eventuali altri funzionari, secondo le necessità del comitato nazionale. Tutti i funzionari rimangono in carica per due anni. Il presidente del comitato nazionale è eletto dal comitato nazionale. Se però il partito occupa la Casa Bianca, di fatto è il presidente in carica a designarlo. Usualmente il comitato nazionale conferma la scelta del presidente. Anche il comitato nazionale repubblicano è dotato di un comitato esecutivo. Esso è formato di 28 membri del comitato nazionale stesso, tra cui i funzionari menzionati sopra e i presidenti degli altri sottocomitati menzionati qui di seguito. Il comitato esecutivo esercita tutte le funzioni amministrative ed esecutive del comitato nazionale nei periodi che intercorrono tra due riunioni successive dello stesso, tranne l’elezione dei funzionari, la convocazione della convention, e le altre funzioni maggiori del comitato nazionale. Si riunisce almeno due volte l’anno. Il comitato nazionale si avvale della collaborazione di altri comitati, come il comitato permanente per le regole, che considera le proposte di emendamenti alle regole del partito, quello per le risoluzioni, che considera le proposte programmatiche da sottoporre alla convention nazionale, un comitato per il bilancio, che si occupa delle entrate e uscite del comitato nazionale, un comitato per il sito della convention, che esamina le proposte sulla località dove organizzare la convention successiva e trasmette le sue raccomandazioni al comitato nazionale, e altri comitati minori. Questi comitati sono formati da membri del comitato nazionale.
Da notare che l’organizzazione dei partiti americani è quella di una “gerarchia ribaltata”: identificando una piramide con alla base gli elettori, al livello immediatamente superiore la convention nazionale, poi il comitato nazionale, il comitato esecutivo, e così via, diminuendo ad ogni avanzamento di livello il numero di persone coinvolte, si nota che salendo il potere non aumenta, ma diminuisce e si specializza. Il livello superiore è uno strumento per attuare le disposizioni emanate dal livello inferiore; prende ordini dal livello inferiore e risponde a quello, non viceversa.
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