Raggruppamenti e concentrazione nella fase iniziale

Nel 1980 9 primarie furono concentrate in un unico giorno. Iniziò allora la tendenza a regionalizzare le primarie e i caucus. Due giornate particolari si distinguono per storia e tradizione. Esse sono il “minimartedì” e il “supermartedì”, rispettivamente un martedì di inizio febbraio e uno di inizio marzo. Il supermartedì fu introdotto nel 1988 da una serie di stati del sud, che decisero di concentrare le loro primarie nello stesso giorno per favorire candidati moderati più sensibili agli interessi del sud. L’8 marzo 1988 si svolsero 3 caucus e ben 16 primarie, quasi tutte negli stati del sud, ma anche in Massachusetts, Maryland, Rhode Island e Carolina del nord. Nelle tornate elettorali successive il supermartedì cambiò composizione più volte. Furono supermartedì i giorni 10 marzo 1992, 12 marzo 1996, 7 marzo 2000, 2 marzo 2004, 5 febbraio 2008 e 6 marzo 2012. Ancora oggi il supermartedì è il giorno in cui è assegnato il numero più alto di delegati. Il minimartedì fu introdotto nel 2004, quando alcuni stati del supermartedì decisero di anticipare di circa un mese le loro primarie o i loro caucus, portandoli al 3 febbraio. In quel giorno si svolsero le primarie di Missouri, Carolina del sud, Arizona, Oklahoma e Delaware, e i caucus di Nuovo Messico e Dakota del nord. Nel 2008 la tendenza ad anticipare le primarie ebbe come conseguenza che il minimartedì del 5 febbraio divenne in pratica un supermartedì. Esso concentrò 16 primarie democratiche e 15 repubblicane. Per contro il supermartedì, previsto per il 4 marzo, divenne un minimartedì, e concentrò solo 4 primarie dei partiti maggiori. Nel 2012 il minimartedì sparì e il supermartedì tornò a dimensioni normali e alla sua collocazione naturale, il 6 marzo, con 7 primarie di entrambi i partiti.

La tabella VII riassume la tendenza a compattare la stagione di caucus e primarie nelle settimane iniziali, quelle che godono di maggiore attenzione da parte dei media. Essa ricapitola le finestre temporali delle stagioni di caucus e primarie dal 1972 in poi, le date dei caucus dell’Iowa e delle primarie del New Hampshire, e infine le concentrazioni rilevanti di primarie (almeno 4) in un unico giorno. In parentesi è riportato il numero di primarie svoltesi contemporaneamente. Il minimartedì è indicato con “mm”, il supermartedì con “sm”. Come si vede, dal 1972 in poi la data di chiusura della stagione rimase praticamente immutata. Invece, le date delle prime consultazioni, Iowa e New Hampshire, subirono variazioni notevoli. Un numero crescente di primarie furono concentrate a ridosso di esse. Dal 1972 al 2008 le primarie del New Hampshire furono anticipate di ben 8 settimane. Tra il 1972 e il 1984, anno in cui l’Iowa e il New Hampshire si accordarono per tenere le proprie consultazioni a distanza di 8 giorni, il caucus dell’Iowa fu posticipato di un mese. Da quel momento al 2012 anche il caucus dell’Iowa fu anticipato progressivamente di 7 settimane.

La tendenza a concentrare le primarie nella fase iniziale potrebbe essere letta come un segno di un’evoluzione verso primarie nazionali, cioè verso la concentrazione di tutte le primarie della nazione nello stesso giorno. Tuttavia, dopo il 1988 il supermartedì non riuscì mai più a concentrare 16 primarie nello stesso giorno fino al 2008. I supermartedì successivi contarono 8, 7, 11 e 9 primarie, rispettivamente, mentre nel supermartedì del 2012 si tennero solo 7 primarie. Inoltre, nel 2012 anche la competizione repubblicana fu molto combattuta e diluita nel tempo. D’altra parte, nel corso degli anni la durata della stagione di caucus e primarie non diminuì, ma aumentò. Infatti, mentre l’inizio della stagione fu progressivamente anticipato, la fine rimase nella sua collocazione naturale, cioè a ridosso delle convention nazionali. La presenza di vari raggruppamenti di consultazioni nello stesso giorno, evidenziate dalla Tabella VII, piuttosto, potrebbe far pensare ad un’evoluzione verso primarie “regionali”, cioè al sistema in cui gruppi di stati geograficamente vicini convocano le primarie nello stesso giorno. Da qualche tornata elettorale a questa parte, tuttavia, l’omogeneità geografica degli stati di uno stesso gruppo trova sempre meno riscontri. I raggruppamenti sembrano più spontanei e casuali che dettati da intenzionalità o un disegno preciso. Anche gli stati del sud, che in passato cercarono sempre di amplificare la propria influenza sul governo nazionale unendo le proprie forze, oggi sembrano aver perso le forti motivazioni di un tempo. In definitiva, oggi parlare di primarie regionali non è corretto, perché non è possibile identificare alcun chiaro riferimento a regioni geografiche ben definite e preservate da una tornata elettorale all’altra.

Infine, dal 2008 si osserva una tendenza contraria, quella a diluire la competizione invece che compattarla. Di solito in passato i vincitori delle primarie dei partiti maggiori emergevano verso la metà di marzo. Nel 2008 ci fu la possibilità di conoscerli già il 5 febbraio, ma ciò avvenne solo per il candidato repubblicano John McCain, mentre la competizione democratica del 2008 continuò per mesi. Nel 2012 il vincitore repubblicano Mitt Romney emerse all’inizio di aprile. Ormai è chiaro che le prime consultazioni, primarie o caucus che siano, non fanno altro che scremare le liste di candidati alla nomina, inizialmente lunghe, e ridurle a liste corte di candidati che hanno vere possibilità di vincere. Non riescono invece, come volevano certe interpretazioni affrettate, a “determinare il vincitore”, che anzi emerge parecchie settimane dopo, se non mesi, in modo assai imprevedibile. Questo fa sì che oggi la corsa degli stati ad anticipare le consultazioni il più possibile sia assai meno sentita.

Anno Stagione caucus-primarie IA NH Stesso giorno
1972 24/1-6/6 24/1 7/3 6/6 (4)
1976 19/1-8/6 19/1 24/2 25/5 (6)
1980 21/1-3/6 21/1 26/2 6/5 (4), 27/5 (5), 3/6 (9)
1984 20/2-12/6 20/2 28/2 13/3 (5), 5/6 (6)
1988 8/2-14/6 8/2 16/2 8/3 (16,sm), 7/6 (4)
1992 10/2-9/6 10/2 18/2 10/3 (8,sm), 7/4 (4), 2/6 (6)
1996 12/2-4/6 12/2 20/2 5/3 (8), 12/3 (7,sm), 19/3 (4), 4/6 (4)
2000 24/1-6/6 24/1 1/2 7/3 (11,sm), 14/3 (6), 6/6 (5)
2004 19/1-8/6 19/1 27/1 3/2 (5,mm), 2/3 (9,sm), 9/3 (4)
2008 3/1-3/6 3/1 8/1 5/2 (16-15,sm), 4/3 (4,mm)
2012 3/1-5/6 3/1 10/1 6/3(7,sm), 24/4(5), 5/6(5)

Tabella VII. Stagioni delle primarie e dei caucus nell’era moderna e date significative (giorno/mese). Sono riportate le concentrazioni di almeno 4 primarie nello stesso giorno. IA = Iowa, NH = New Hampshire.

In genere, le primarie democratiche sono più aperte e combattute di quelle repubblicane, anche perché i democratici usano ovunque il sistema proporzionale, mentre i repubblicani usano il sistema del “vincitore-piglia-tutto” ancora in molti stati. Normalmente il candidato repubblicano è deciso con maggiore anticipo e quindi può iniziare la campagna elettorale prima del suo avversario democratico. Tuttavia, questo non si traduce in un vero vantaggio nei suoi confronti, tanto che nel 2008, in campo democratico, il vincitore emerse molto tardi, all’inizio di giugno, ma non fu affatto svantaggiato alle elezioni generali. Nel 2012, anche in reazione a quella esperienza, le primarie repubblicane diventarono più combattute ed interessanti.

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