Il caucus dell’Iowa
Il caucus dell’Iowa è la prima consultazione popolare per la designazione del candidato alla nomina. Esso è seguito dalle primarie del New Hampshire a distanza di circa una settimana. L’Iowa ha una popolazione di quasi tre milioni di abitanti, con 2,2 milioni di elettori potenziali, ed è suddiviso in circa 2500 sezioni elettorali. Ogni due anni quasi tutte tengono i caucus locali [65]. Il caucus è una “riunione di vicinato”, in cui gli elettori discutono di politica locale, si confrontano sulle proposte per il documento programmatico del partito, eleggono i membri del comitato centrale di contea del partito, che cura gli affari locali del partito, eleggono i delegati da mandare alla convention di contea. Esiste un ufficio pubblico che gli elettori possono contattare, anche per telefono, nei giorni precedenti i caucus per conoscere i luoghi e gli orari dei raduni a cui possono partecipare. In genere i raduni si svolgono nelle scuole, nelle biblioteche, nei centri di ritrovo, nelle chiese, nelle stazioni dei pompieri o in altri edifici pubblici, o anche nelle case di privati cittadini. In passato era molto comune riunirsi a casa dei vicini. Recentemente l’aumentata partecipazione ha ridotto la diffusione quest’abitudine, che è comunque ancora in uso.
Negli anni in cui si tengono le elezioni presidenziali i partecipanti ai caucus locali esprimono anche la preferenza per il candidato alla nomina. Poi eleggono i delegati alla convention di contea. Essi, a loro volta, si riuniranno per eleggere i delegati alle convention di distretto e alla convention statale. Le convention di distretto e statale eleggeranno poi i delegati alla convention nazionale.
Il caucus dell’Iowa è un caucus chiuso, cioè vi possono partecipare soltanto gli elettori che sono registrati al partito. Tuttavia, un cittadino può registrarsi o cambiare la propria registrazione nello stesso luogo in cui si tiene il raduno, poco prima del voto. Partecipare e votare non costa nulla, anche se entrambi i partiti accettano contributi volontari. Possono votare tutti i cittadini che risiedono nella sezione elettorale di competenza e avranno diritto di votare alle elezioni presidenziali.
I sistemi di voto dei due partiti maggiori sono differenti. Cominciamo dalla procedura democratica. Il voto di preferenza è palese e determina, in due momenti successivi, il numero di delegati di contea assegnati a ciascun candidato alla nomina e i nominativi degli stessi. I raduni iniziano alle 18.30 del giorno fissato. I convenuti hanno 30 minuti per fare propaganda in favore dei candidati alla nomina di cui sono sostenitori e cercare di convincere i presenti ad appoggiarli. Alle 19.00 i sostenitori dei diversi candidati alla nomina si separano in “gruppi di preferenza”. Ciascun gruppo si apparta in una zona diversa del locale in cui si tiene il raduno. Si procede poi alla prima conta dei sostenitori di ciascun gruppo. Nei 30 minuti successivi ha luogo l’eventuale riallineamento. Le persone che lo desiderano possono cambiare gruppo di preferenza. I sostenitori dei vari candidati cercano di convincere altri elettori ad aggiungersi al loro gruppo. Inoltre, i gruppi formati da un numero di persone inferiore al 15% del totale dei partecipanti al caucus sanno di non avere, per il momento, diritto a delegati. Pertanto, gli elettori di quei gruppi possono: i) restare dove sono per cercare di superare la soglia di sbarramento durante il riallineamento, se riescono a convincere un numero sufficiente di convenuti a confluire nel loro gruppo; ii) confluire in uno dei gruppi che hanno superato la soglia di sbarramento alla prima conta; iii) restare dove sono anche se sanno che il loro gruppo non supererà la soglia di sbarramento; iv) astenersi o andarsene. Viene poi fatta la conta finale. A ciascun gruppo che supera la soglia di sbarramento del 15% viene assegnato un numero di delegati alla convention di contea proporzionale al numero di sostenitori raccolti nel gruppo. Ciascun gruppo poi procede all’elezione dei propri delegati, nel numero assegnato. Le operazioni di voto per la nomina si concludono di solito entro le ore 20.00, dopodichè i partecipanti possono rimanere nel caucus per discutere di politica e del documento programmatico. Secondo la procedura descritta, i delegati del candidato alla nomina CN sono eletti dai sostenitori di CN, senza alcuna interferenza da parte degli altri gruppi. Avendoli eletti loro stessi, i sostenitori di CN hanno dunque la garanzia che alla convention di contea quei delegati saranno leali a CN. In questo modo la preferenza degli elettori per il candidato alla nomina è rispettata fedelmente, come impongono le riforme del processo di nomina in vigore presso il Partito Democratico dal 1972. La procedura si ripete nella convention di contea. I delegati di contea che sostengono lo stesso candidato alla nomina CN si appartano in un gruppo separato, chiamato ancora caucus. Ciascun gruppo elegge un numero di delegati di contea alle convention di distretto e statale proporzionale alle preferenze raccolte da CN nei caucus locali della contea. Infine, le convention di distretto e statale eleggono con lo stesso metodo i delegati di distretto e i delegati “at large” alla convention nazionale.
Prima dei caucus i repubblicani tengono in Iowa, con notevole anticipo rispetto all’inizio della stagione delle primarie, alle volte addirittura nell’agosto dell’anno precedente, un sondaggio popolare (straw-poll) nella località di Ames, per testare la forza dei candidati e soprattutto la loro capacità di aggregare militanti. Gli straw-poll sono molto diffusi tra i repubblicani, ma non hanno alcun legame con i caucus, le primarie e il processo di selezione dei delegati in genere. Sono consultazioni molto indicative e per nulla vincolanti, pensate più che altro per raccogliere fondi. Attraggono un numero relativamente ristretto di elettori, perché coloro che intendono partecipare devono recarsi sul posto indipendentemente, e pagare una somma intorno ai 25 dollari per essere ammessi. Spesso però possono incontrare personalmente il proprio candidato. Di solito il vincitore dello straw-poll di Ames non trae particolare beneficio dalle vittoria, se non un breve momento di popolarità sui mezzi di comunicazione.
I caucus repubblicani dell’Iowa sono diversi da quelli democratici sotto vari aspetti. Cominciano alle ore 19.00 facendo parlare i sostenitori dei candidati alla nomina, che hanno il compito di fare propaganda e convincere i convenuti a votare per il loro candidato. Di solito il candidato incarica con anticipo le persone che devono parlare in sua vece in ciascun caucus, ma in qualche caso vi si reca personalmente. A differenza che nei caucus democratici, gli elettori votano direttamente i delegati alla convention di contea, senza impegnarli ai candidati alla nomina. L’elezione dei delegati è però abbinata ad una seconda votazione, consultiva, nella quale gli elettori possono esprimere la propria preferenza per il candidato alla nomina. Il risultato di questa seconda votazione può vincolare o meno i delegati alla convention nazionale, a discrezione delle convention di distretto e statale. In questo senso, il caucus repubblicano è ancora un caucus “vecchio stile”. Un’altra importante differenza è che i repubblicani utilizzano il voto segreto, mentre i democratici il voto palese.
Quando i lavori sono conclusi il coordinamento del partito della contea riporta i risultati ai quartieri generali statali del partito, a Des Moines, capitale dell’Iowa. Successivamente i risultati vengono comunicati ai media. I democratici non diffondono dati sull’affluenza ai caucus, ma soltanto il numero dei delegati di contea eletti.
Il calendario democratico dell’Iowa nel 2004 fu il seguente: il caucus si svolse il 19 gennaio, la convention di contea il 13 marzo, la convention di distretto il 24 aprile, la convention statale il 26 giugno. I delegati eletti alle convention di contea furono 13487. I delegati alla convention nazionale furono 57, di cui 45 giurati (29 di distretto, 10 statali, 6 di partito) e 12 superdelegati. I delegati vinti da John F. Kerry furono 21, quelli di John Edwards 17, quelli di Howard Dean 7. Il calendario del 2008 fu: caucus il 3 gennaio, convention di contea il 15 marzo, convention di distretto il 26 aprile e convention statale il 28 giugno.
Nel 1984 l’Iowa sancì un patto col New Hampshire, per garantire a se stesso il primo caucus del processo di nomina, e al New Hampshire le prime primarie, circa una settimana dopo. Questo patto impegna implicitamente l’Iowa a conservare il sistema caucus-convention invece che passare alle primarie. Nel caso in cui uno dei due stati anticipi o posticipi la data delle sue consultazioni popolari, l’altro fa immediatamente altrettanto. Spesso i due stati decidono le date delle proprie consultazioni di comune accordo.
I risultati del caucus dell’Iowa sono la prima indicazione ufficiale del consenso popolare di cui godono i candidati alla nomina. Un candidato che non ottiene un buon risultato si rende subito conto che probabilmente non riuscirà a raccogliere abbastanza fondi per continuare, per cui di solito decide di ritirarsi pochi giorni dopo. Dal 1972 ad oggi tutti i candidati nominati dai partiti maggiori si classificarono in Iowa tra i primi tre, tranne John McCain che si classificò quarto nel 2008. D’altra parte, su 16 stagioni combattute (sommando le democratiche e le repubblicane, ma escludendo quelle in cui erano in gara presidenti uscenti senza oppositori di rilievo), 7 vincitori del caucus dell’Iowa non riuscirono ad ottenere la nomina del proprio partito: Edmund Muskie nel 1972, che nell’Iowa precedette McGovern, George Bush nel 1980, che in quello stato superò Reagan, Bob Dole e Richard Gephardt nel 1988, che prevalsero su George Bush e Michael Dukakis, rispettivamente, Tom Harkin nel 1992, che precedette Bill Clinton, Mike Hucabee nel 2008, che staccò McCain di tre posizioni, e infine Rick Santorum nel 2012, che nell’Iowa precedette Mitt Romney per un pugno di voti.
In alcuni casi un buon risultato nell’Iowa permette a candidati non molto noti di acquistare un’immediata popolarità. Successe a Carter nel 1976 e a George Bush nel 1980. Nel 1972, George McGovern si classificò secondo dietro ad Edmund Muskie, ma ottenne un risultato superiore alle aspettative, mentre Muskie ottenne un risultato buono, ma deludente. I media furono indotti a concentrare l’attenzione soprattutto su McGovern, amplificandone la notorietà. Quell’esperienza face capire che non è importante soltanto vincere (in fondo, l’Iowa è uno stato piccolo, con pochi delegati), ma anche, e alle volte soprattutto, superare le aspettative dei leader politici e analisti, per focalizzare su di sé l’attenzione esclusiva dei media. Nel 1976 Carter applicò ed estese le strategie di McGovern, facendo una campagna massiccia nell’Iowa e nel New Hampshire, vincendo in entrambi gli stati e riuscendo poi ad ottenere la nomina del Partito Democratico. Successivamente, Carter attribuì parte del suo successo alla vittoria nell’Iowa. Da quel momento il caucus dell’Iowa divenne uno degli appuntamenti più importanti e più seguiti della campagna elettorale per la nomina. Quell’anno, ad accrescere l’importanza dell’Iowa contribuirono anche i repubblicani, che decisero di tenere i loro caucus la sera stessa in cui si svolgevano i caucus democratici, per attrarre più attenzione da parte dei media. Più recentemente, ricordiamo i risultati a sopresa di Barack Obama e Mike Huckabee nel 2008, e quello di Rick Santorum nel 2012.
Per quanto riguarda l’affluenza al caucus dell’Iowa, in genere i democratici non diffondono dati ufficiali, per cui dobbiamo basarci su stime non ufficiali, spesso ricavate consultando i notiziari. Invece nel caso dei repubblicani possiamo contare su informazioni più certe. Scartando i casi in cui erano in gara presidenti uscenti senza oppositori di rilievo, nel 1980 ci furono 115mila elettori repubblicani e 100mila democratici, nel 1988 125mila democratici e 109mila repubblicani, nel 1996 96mila repubblicani, nel 2004 122mila democratici, nel 2008 227mila democratici (record assoluto) e 119mila repubblicani, nel 2012 122mila repubblicani [66].
Come valore indicativo, possiamo prendere una cifra media di 100 mila votanti per entrambi i partiti, nelle campagne elettorali combattute. Con 2500 sezioni elettorali, vuol dire una quarantina di elettori per ciascuna. Nel 2004 i delegati democratici alle convention di contea furono in totale circa 13500, cioè 5-6 per sezione, uno ogni sette-otto elettori. Il numero dei delegati era diviso per 15 in ciascuno dei due stadi successivi (prima contea, poi distretto e stato), fino ad arrivare ai 57 delegati alla convention nazionale. Vuol dire che in ciascun passaggio era designato un rappresentante ogni 8-15 elettori o delegati. Questi dati ci danno una misura del rapporto stretto, permesso dai caucus, tra gli elettori e i loro delegati.
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