Nascita della convention popolare

Come è intuibile, la transizione dal metodo del caucus al metodo della convention ebbe luogo molto prima a livello locale che a livello nazionale. Le elezioni locali offrono infatti terreno fertile a sperimentazioni di più semplice realizzazione. Ciò facilitò anche la diffusione della tendenza a sostituire il caucus con la convention, e contribuì ad accrescere il movimento di opposizione al caucus congressuale.

Laddove un partito era debole, quindi poteva contare su pochi rappresentanti nelle istituzioni, il caucus quale “assemblea degli eletti” aveva poco senso. Occorreva allargare la partecipazione per rendere quel tipo di assemblee più rappresentative. L’idea della “convention” nasce da questa semplice necessità pratica. La convention di contea nacque nel New England [5] poco dopo la rivoluzione. Nel nordest i sostenitori di Jefferson erano ancora una piccola minoranza, surclassati numericamente dai federalisti di John Adams, e contavano pochi rappresentanti e senatori nei parlamenti statali. Il caucus statale repubblicano, cioè l’assemblea che avrebbe dovuto riunire quei rappresentanti e senatori, non avrebbe avuto l’autorevolezza necessaria a decidere le candidature alle cariche locali. In alternativa, si fece strada una forma primitiva di convention di contea. Si trattava di un raduno di massa, esteso a livello di contea, nel quale i sostenitori di Jefferson selezionavano una lista di persone candidabili alle cariche statali. Successivamente, i parlamentari statali jeffersoniani selezionavano il candidato ufficiale del partito tra quelli presenti nella lista. La fazione jeffersoniana, che si presentava come il partito delle masse e accusava i federalisti di avere tendenze elitarie, iniziò così il suo processo di apertura al popolo. All’inizio del 1800 il sistema si diffuse rapidamente nella regione medioatlantica.

Per quanto diversi dal caucus congressuale, quei raduni furono chiamati ancora “caucus”. Anche oggi il termine caucus conserva il significato di raduno di massa tra i sostenitori di un partito. Il sistema appena descritto avrebbe potuto essere chiamato tanto caucus quanto convention, perché aveva caratteristiche di entrambi. In particolare, i cittadini erano convocati per prendere direttamente decisioni in merito alle questioni del partito, quali le candidature. Si trattava di un sistema di consultazione fatto di un unico passaggio, usato ancora oggi in alcuni stati per scopi particolari che illustreremo in seguito.

Abbastanza presto quel tipo di consultazione si divise in due passaggi successivi, i caucus e la convention. Nel primo passaggio, fatto dei raduni di massa, cioè i caucus, i cittadini sceglievano propri “delegati”, da inviare alla convention di contea. Nel secondo passaggio, la convention di contea, i delegati nominavano i candidati alle cariche elettive della contea. L’invenzione di questo metodo1 risale agli anni 1820. I raduni di massa tra i sostenitori del partito erano organizzati in ciascuna città in cui era suddivisa la contea. Il metodo si diffuse rapidamente in vari altri stati.

Abbastanza presto, le convention di contea cominciarono ad essere utilizzate anche per scegliere delegati di contea da inviare a una convention statale di partito, la quale aveva il compito di scegliere i candidati del partito alle cariche statali. Il passo che separa la convention statale dalla convention nazionale sembrerebbe breve, se non fosse per le difficoltà di comunicazione e spostamento di quegli anni.

Il sistema a più livelli così organizzato si chiama caucus-convention. Esso rimase per decenni la struttura portante dei partiti e lo strumento fondamentale per regolare la partecipazione dei cittadini alla vita politica. Il caucus è il raduno di massa nel quale i sostenitori scelgono i propri rappresentanti da mandare alla convention, detti delegati. La convention è l’assemblea dei delegati e l’autorità più alta del partito nel territorio di riferimento. Essa decide su tutte le questioni del partito. In particolare, decide le regole, incluse le regole dei caucus e della convention stessa, e designa i candidati alle cariche pubbliche. In alcuni casi la convention di un livello ha il compito di scegliere i delegati da inviare alla convention del livello immediatamente superiore, la quale ha compiti simili, rapportate al livello superiore dell’organizzazione del partito.

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