Le ragioni del declino del caucus congressuale
Al caucus congressuale fu riconosciuta autorevolezza per un paio di decenni, ma si rivelò presto inadatto e poco rappresentativo. Per farsi nominare, i candidati alla presidenza e alla vicepresidenza dovevano avere l’appoggio dei rappresentanti e senatori al Congresso. Il caucus congressuale tendeva dunque a sottomettere il presidente e il vicepresidente al potere legislativo. Se gli eletti a cariche legislative hanno il potere di decidere le candidature alle cariche esecutive il principio della separazione dei poteri viene chiaramente violato.
Inoltre il caucus congressuale non attribuiva alcun ruolo agli elettori nella scelta dei candidati. All’inizio partecipavano soltanto i rappresentanti e senatori del partito in carica al Congresso, ma poi il caucus fu allargato includendo delegati provenienti da zone sottorappresentate, come le aree geografiche dove il partito eleggeva pochi parlamentari. Si trattò di un piccolo progresso in direzione della convention. Per esempio, agli ultimi caucus del partito federalista furono invitati anche leader locali provenienti da vari stati, poiché i rappresentanti e senatori federalisti eletti da quegli stati al Congresso erano poco numerosi. Anche nel caucus allargato, tuttavia, il controllo rimaneva saldamente nelle mani di pochi rappresentanti eletti, leader politici, o delegati, i quali prendevano decisioni per tutto il partito e senza consultare gli elettori. Non solo, ma un insieme così ristretto era di fatto teatro di accordi poco chiari e macchinazioni, che permettevano a un numero ancor più ridotto di persone di concentrare la maggior parte del potere nelle loro mani. Inoltre, mentre faceva contenta una fazione, quella del candidato prescelto, il caucus scontentava tutte le altre, creando risentimento e recriminazioni. Inevitabilmente, i sostenitori dei candidati non designati si mettevano a fare campagna elettorale per proprio conto, rivolgendosi direttamente al popolo o cercando investiture dai caucus dei parlamenti statali. Contestando in maniera sempre più decisa il sistema che li penalizzava, suscitavano il risentimento popolare. Un numero crescente di persone lamentavano la mancanza di discussione pubblica e la chiusura delle riunioni. Il caucus veniva percepito come un sistema non-democratico, pensato per sottrarre il potere al popolo e permettere a pochissime persone di esercitare un controllo elitario sul governo. I suoi detrattori lo chiamavano ironicamente “re caucus”, per intendere che con quel sistema il popolo godeva della stessa considerazione di cui avrebbe goduto sotto una monarchia.
Gli oppositori al caucus facevano semplicemente i loro interessi, per difendersi da un sistema che li danneggiava palesemente. Spesso, mentre attaccavano il caucus congressuale, non si facevano scrupoli ad accettare le designazioni dei caucus statali. Tuttavia, l’opportunismo dei singoli, in questo come in molti altri casi della storia americana, suscitò sentimenti sinceramente democratici e fece fare i primi passi verso il sistema moderno.
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