In media, gli elettori che votano nei caucus e nelle primarie sono più partecipi e interessati alla politica degli elettori che votano nelle elezioni generali. Presso i gruppi sociali particolarmente sensibili ad alcuni problemi specifici si registra solitamente una partecipazione alle primarie superiore alla media. Esempi possono essere gli afroamericani o altre minoranze e gli iscritti ai sindacati nel caso dei democratici, gruppi religiosi e conservatori sociali nel caso dei repubblicani. Questi gruppi si impegnano maggiormente degli altri per eleggere più delegati che condividano le loro posizioni, sensibilizzare la convention sui temi a loro cari e giocare un ruolo attivo nella stesura del programma elettorale. In qualche caso ottengono il candidato vicepresidente. Solitamente, i candidati alla nomina prestano ascolto alle richieste di questi gruppi sociali, perché si tratta comunque di elettori pronti a votare compattamente, nelle elezioni generali, per il candidato che li soddisfa. Come già spiegato, a differenza degli elettori delle primarie, gli elettori dei caucus sono in genere persone più attivamente impegnate, perché nei caucus non si va solo a votare, ma anche a discutere, presentarsi e presentare i candidati, fare propaganda per convincere gli altri.
Non appartiene alle consuetudini dell’amministrazione americana sollecitare l’elettore a recarsi a votare. Sotto questo aspetto, l’approccio al problema dell’affluenza alle urne è molto diverso dal nostro: l’idea è che ciascun elettore deve poter partecipare liberamente in ragione del suo grado di interesse personale alla politica. Ciò si traduce nella massima apertura possibile per chi vuole partecipare, ma allo stesso tempo massimo rispetto per le scelte individuali di ciascuno e quindi nessuna insistenza o sollecitazione a partecipare per chi non è interessato a partecipare, o desidera partecipare in misura minore. A questo proposito, possiamo distinguere varie gradazioni di partecipazione. Non essendo un obbligo andare a votare, e nemmeno registrarsi per farlo, alcune persone scelgono di non partecipare, a nessun livello. Non si registrano mai nella loro vita come elettori, oppure si registrano, ma non vanno quasi mai a votare. La maggior parte di queste persone non è fatta di anarchici o disillusi che provano disaffezione per la politica, o che disertano le urne in segno di protesta, convinti che non si sentirebbero rappresentati in ogni caso. Al contrario, si tratta di persone più che soddisfatte della democrazia americana, a prescindere da chi vinca le elezioni, persone che si sentono adeguatamente garantite e rappresentate dai democratici come dai repubblicani. Spesso, sono cittadini che non hanno tempo e modo di interessarsi alla politica per votare a ragion veduta. Sono disposti a fidarsi dei loro concittadini, in particolare di chi ha potuto dedicare più tempo a seguire le questioni politiche, si è fatto un’idea più chiara e quindi può esprimere un voto più ponderato. Le difficoltà pratiche ad interessarsi e a partecipare possono essere dovute a situazioni personali momentanee della vita e durare un periodo di tempo limitato. D’altra parte, sono parecchi i cittadini che vanno a votare alle elezioni generali, ma disertano le primarie. La partecipazione alle primarie, e ancor più la partecipazione ai caucus, richiedono un grado di interessamento superiore, e non tutti possono investire il tempo necessario. Anche in questo caso, i cittadini che non votano alle elezioni primarie sanno di poter confidare nella maggiore preparazione in materia di coloro che votano. Infine, c’è anche chi vota sia alle elezioni generali sia alle primarie, chi fa anche il delegato alla convention nazionale almeno una volta nella vita, chi fa spesso il delegato alle convention locali, chi offre il suo impegno quotidiano nei comitati elettorali del candidato preferito, e così via. In sostanza, nel sistema americano l’affluenza alle urne delle elezioni generali è soltanto uno dei dati che misurano il grado di partecipazione degli elettori. Considerato il funzionamento dei partiti moderni, non è neanche il più importante.