In quasi tutti gli stati dell’Unione un cittadino, per votare nelle elezioni primarie e generali, deve registrarsi come elettore presso l’amministrazione dello stato in cui risiede, con un certo anticipo rispetto alle prime elezioni a cui intende partecipare. Se il cittadino ha i requisiti per votare, riceve a casa per tempo un certificato di registrazione. La domanda di registrazione va fatta una sola volta e vale per tutte le elezioni successive, a meno che il cittadino non si trasferisca in un altro stato.
Nella domanda di registrazione all’elettore viene chiesto di specificare se vuole registrarsi ad un partito o registrarsi come indipendente. Ad esempio, nel Maryland la domanda di registrazione deve essere presentata dal cittadino almeno tre settimane prima delle elezioni. Come mostrato dalla figura 3, un elettore può registrarsi come: i) repubblicano, democratico, verde, libertario, populista, costituzionalista; ii) indipendente; iii) membro di un altro partito di sua scelta, non elencato nella domanda di registrazione. I partiti dell’elenco i) sono quelli che hanno già maturato, grazie ai risultati ottenuti nelle elezioni precedenti, il diritto di presentarsi alle elezioni successive. La scelta ii) viene fatta da chi non intende essere registrato a nessun partito. Nel caso iii) il cittadino può scrivere il nome di un altro partito in un’apposita riga bianca. Questo partito potrà maturare il diritto di presentarsi alle elezioni se raccoglierà un numero sufficiente di firme prima delle elezioni. Le primarie del Maryland sono chiuse, per cui soltanto gli elettori che si registrano ad un partito possono votare alle primarie di quel partito.
La registrazione dell’elettore a un partito non comporta alcun tipo di obbligo a votare i candidati di quel partito nelle elezioni generali. Si tratta soltanto di una dichiarazione, non vincolante, di simpatia per un partito. Non è in alcun modo assimilabile alla nostra iscrizione ai partiti e non comporta il versamento di alcuna somma di denaro al partito. Un cittadino può cambiare la propria registrazione partitica quando vuole.
Nel 2008 erano registrati il 78% degli elettori potenziali, nel 2004 il 77%, nel 2000 il 75%, nel 1996 il 74% [56]. Nel 2004 gli elettori registrati si dividevano all’incirca come segue: democratici 42%, repubblicani 33%, indipendenti 25%.