Ogni stato elegge due senatori e un numero di rappresentanti al Congresso proporzionale alla sua popolazione. I senatori rimangono in carica 6 anni, i deputati 2. L’elezione diretta dei senatori fu introdotta soltanto nel 1913, col 17esimo emendamento alla Costituzione. Prima di quella data i senatori erano nominati dai parlamenti statali. Ogni due anni sono rinnovati un terzo del Senato e l’intera Camera dei Rappresentanti. Prima del 1842 i rappresentanti erano eletti a livello statale. A partire dal 1842, in applicazione di una legge varata dal Congresso, ogni stato fu diviso in “distretti congressuali”, chiamati anche semplicemente “distretti”, contigui, compatti e di popolazione circa uguale, ciascuno dei quali elegge un unico rappresentante. Gli Stati Uniti sono dunque suddivisi in stati, gli stati in distretti, i distretti in contee e le contee in città.
Ben presto, oltre alle convention di contea e alla convention statale, si tennero anche convention di distretto. La suddivisione territoriale utilizzata per le elezioni locali e presidenziali fu dunque replicata completamente nella struttura partitica, e utilizzata per consultare gli elettori sulle regole del partito, le questioni politiche e organizzative, e la designazione dei candidati nel territorio di competenza.
Il sistema caucus-convention è un sistema a molti livelli, usato ancora oggi. Nei caucus locali gli elettori scelgono i delegati che partecipano alla convention di contea. Le convention di contea scelgono i delegati di contea che partecipano alla convention statale e alle convention di distretto. La convention statale sceglie i delegati, detti “at large”, che partecipano alla convention nazionale. Le convention di distretto scelgono i delegati di distretto che partecipano alla convention nazionale. Infine, i delegati alla convention nazionale scelgono il candidato alla presidenza degli Stati Uniti. Con “delegati statali” si intendono tutti i delegati alla convention nazionale provenienti dallo stesso stato, cioè l’insieme dei delegati “at large” e dei delegati di distretto.
Il livello più basso del sistema caucus-convention è il raduno di massa degli elettori, detto caucus. Alle volte, per distinguerlo dal caucus congressuale e dai caucus statali, esso è chiamato caucus locale. Altre volte è chiamato precinct caucus. Il “precinct” è l’unità più piccola nella quale è suddiviso il territorio per scopi elettorali, paragonabile alla nostra sezione elettorale. Un singolo caucus interessa un’area geografica che racchiude poche centinaia di elettori ed è dotato del proprio seggio. Tipici luoghi di raduno sono le chiese, le scuole, le biblioteche ed altri edifici pubblici, ma alle volte, soprattutto in passato, anche le case di privati cittadini. Prima di passare alle votazioni, i candidati delegati o i loro sostenitori, o i sostenitori dei candidati alla nomina (qualora i delegati alla convention nazionale dello stato a cui appartiene il precint siano selezionati, in tutto o in parte, col sistema caucus-convention), intervengono per presentarsi o presentare i candidati da loro sostenuti, illustrare le proposte e i programmi, e fare propaganda. Spesso si vota ancora in modo palese. Da ricordare che il voto segreto fu introdotto negli Stati Uniti soltanto verso la fine del 1800.
Oltre ad eleggere i delegati alla convention di contea, nei caucus locali i convenuti discutono di politica, prendono decisioni che riguardano il partito a livello locale, eleggono il comitato locale del partito, che deve eseguire le direttive del caucus dopo il suo aggiornamento.
Prima di aggiornarsi, le convention di contea, distrettuali, statali e nazionali eleggono, rispettivamente, i comitati di contea, distrettuali, statali e nazionali del partito. I comitati curano gli affari del partito nel rispettivo livello (locale, contea, distretto, stato, nazione) tra una convention e la successiva e si occupano degli aspetti organizzativi, come indire i caucus locali e le convention. Il Partito Democratico si dotò di un comitato nazionale a partire dal 1848. Prima di allora le convention nazionali del partito erano convocate per iniziativa spontanea di parlamentari statali democratici. Per esempio, le convention del 1832 e del 1840 furono convocate da rappresentanti democratici in carica al parlamento del New Hampshire. La convention del 1835 (con un anno d’anticipo rispetto alle elezioni) fu convocata direttamente dal presidente in carica Jackson.
Alle volte i primi due livelli, caucus locale e convention di contea, sono compattati in un livello unico, chiamato ancora convention di contea. In questo caso la partecipazione alla convention di contea è aperta a tutti i sostenitori del partito, senza l’intermediazione dei delegati.
Negli Stati Uniti il rinnovo delle cariche pubbliche ha scadenze regolari, ogni due anni, e di solito cade negli anni pari. Di conseguenza i caucus, come le primarie e le convention locali, si svolgono in tornate biennali. I caucus e le primarie presidenziali, come la convention nazionale, sono tenuti invece ogni quattro anni. Caucus e primarie possono essere più o meno aperti alla partecipazione di elettori registrati al partito, elettori indipendenti ed elettori registrati agli altri partiti.
Per quasi un secolo il sistema caucus-convention costituì la struttura portante dei partiti e regnò incontrastato sulla politica americana. Con quel sistema gli elettori selezionavano i candidati del partito a qualunque tipo di carica pubblica, locale e nazionale, stabilivano le regole del partito e il programma politico-elettorale. Di fatto, governavano i partiti dal basso. La convention nazionale era dunque l’autorità più alta del partito, come le convention locali erano le autorità locali del partito. Il sistema a molti livelli era anche un efficiente strumento di reclutamento dei futuri leader politici.
Il sistema caucus-convention e la convention nazionale furono due progressi importanti verso il sistema dei partiti governati dagli elettori. Tuttavia, la procedura del sistema a molti livelli era abbastanza complicata, e funzionò adeguatamente soltanto finché i politici non impararono a sfruttarla a proprio vantaggio, per alimentare ambizioni personali, favorire i propri candidati ai danni di quelli degli altri, e creare forme di controllo sul partito. Scambi di favori, machiavellismi e giochi di potere diventarono presto pratiche abituali. Molte convention si trasformarono in campi di battaglia dove si scontravano i boss rivali. Divenne chiaro che il sistema non permetteva veramente al popolo di governare il partito, e nemmeno di assegnare ai delegati un mandato chiaro e preciso. Il grado di apertura e trasparenza era ancora insufficiente, e la designazione dei candidati, benché popolare, rimaneva comunque una designazione indiretta e di fatto pilotabile da gruppi ristretti di persone.
Alla fase del sistema caucus-convention risale anche il primo utilizzo della parola “primarie”, impiegata per indicare il caucus locale, alle volte detto “primary caucus”, che è il primo passaggio del complesso processo a molti livelli appena descritto. Per distinguerlo dalle consultazioni che oggi chiamiamo “primarie”, dove gli elettori eleggono i candidati direttamente, alle volte il sistema caucus-convention è anche detto sistema delle primarie indirette, mentre il sistema moderno è detto sistema delle primarie dirette. Il sistema caucus-convention è usato ancora oggi in alcuni stati dell’Unione per designare i candidati, come metodo alternativo a quello delle primarie, o per scegliere i nominativi dei delegati alla convention nazionale abbinati ai candidati alla nomina. Tuttavia, da circa quarant’anni il Partito Democratico, e in molti casi anche il Partito Repubblicano, utilizzano un sistema caucus-convention modernizzato, che, pur preservando la struttura a molti livelli, permette agli elettori di designare direttamente i candidati alla elezioni. Anche il caucus moderno è dunque una forma di primarie dirette e si differenzia da quelle solo per le modalità di svolgimento delle elezioni e la struttura a molti livelli.